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 Al numero
civico 18 di Borgo SS Apostoli, a Firenze, per iniziativa di Pietro Malesci apriva i battenti, nel 1850, una “Drogheria e Farmacia”. Il dottor Pietro era un chimico-farmacista di spiccate capacità imprenditoriali e di
grande lungimiranza. Da quella bottega, infatti, ha preso l’avvio un’attività che ha portato oggi l’Istituto Farmacobiologico Malesci
a essere una delle prime aziende in Italia a capitale interamente
italiano. |
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Il
figlio di Pietro, Carlo, nel solco
della tradizione tracciato dal padre,
inaugurò, nel 1896, una “Officina
Farmaceutica”, attigua alla vecchia
bottega. In quegli anni, nell’officina
fiorentina si svilupparono e approfondirono
le tecniche per la produzione di preparati
galenici e specialità medicinali,
fra i quali, per esempio, la “Iperbiotina
Malesci”, un tonico ricostituente
che ebbe larga diffusione in Italia
e America Latina. I successi raggiunti
e la lungimirante scelta di dedicarsi
alla produzione di farmaci per la
terapia delle malattie cardiovascolari
portarono alla costruzione di una
nuova sede nel quartiere fiorentino
di Campo di Marte. Appena completata,
fu distrutta dai bombardamenti del
settembre 1943. In quegli anni, la
produzione proseguì nei locali di
Borgo SS. Apostoli. In questo periodo,
furono gettate le basi della leadership
che Malesci avrebbe raggiunto, e che
detiene, tuttora, nel nostro Paese,
nel settore di farmaci in ambito pneumologico.
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È
del 1946, infatti, la prima registrazione in Italia, di un preparato xantinico,
destinato a rimanere, con i suoi derivati, farmaco fondamentale per il
trattamento delle crisi asmatiche e broncostruttive. |
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 Nel
novembre del 1966 l'alluvione di Firenze
non risparmia gli stabilimenti e i
labora-tori di ricerca Malesci, da
alcuni anni trasferiti nei pressi
della stazio-ne di S. Maria Novella,
non lontani dalle rive dell'Arno.
Grazie al prodigarsi di
tutti i lavoratori, dai dirigenti ai ricercatori, dagli impiegati agli
operai, l'Azienda fu presto rimessa in condizione di continuare le sue
attività.
In quegli anni Malesci, oltre a consolidare il suo ruolo di azienda leader
in settori quali la cardiologia e la pneumatologia, si fa promotrice di
una serie di iniziative scientifiche ed editoriali quali la rivista
"Cardiologia pratica" e "Le giornate scientifiche Malesci". Brevetta e
registra alcune molecole quali antiaritmici e nuove teofilline. |
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Nel
1978, Malesci si collega al Gruppo
Menarini, che rappresenta il primo
gruppo farmaceutico in Italia e uno
dei più importanti a livello
internazionale. Dagli anni '80 Malesci
arricchisce il proprio listino di
molecole di elevato profilo scientifico,
appartenenti alle classi farmacologiche
più utilizzate in terapia,
tra cui l'omeprazolo capostipite di
una nuova classe di farmaci per il
trattamento delle patologie acido
correlate (gli inibitori della pompa-protonica).
Questi farmaci, che agiscono nel processo
finale della secrezione gastrica,
sono diventati il punto di riferimento
per la terapia medica di quelle malattie,
sostituendo progressivamente classi
di farmaci più obsolete. Nel
2002 Malesci raggiunge un altro importante
traguardo in gastroenterologia, presentando
alla classe medica l'esomeprazolo,
il primo inibitore di pompa acida
di seconda generazione. Coerentemente
con la sua tradizione cardiologica,
Malesci annovera tra i suoi prodotti
farmaci antiipertensivi (olmesartan
e quinapril) e diuretici (torasemide)
per la prevenzione e il trattamento
delle più diffuse patologie
cardiovascolari. In particolare olmesartan,
farmaco di più recente commercializzazione,
appartiene all’innovativa classe
dei sartani, antipertensivi dalle
notevoli potenzialità terapeutiche.
Tra le aree terapeutiche in cui Malesci
è presente, l'antibioticoterapia
riveste una notevole importanza grazie,
soprattutto, a claritromicina un farmaco
di grande diffusione, impiegato nelle
terapie delle più comuni malattie
infettive delle vie aeree superiori
e inferiori e nell'eradicazione dell'Helicobacter
pylori.
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